Questo è il mio nuovo articolo sugli adolescenti nel quale affronto la tematica relativa alla gestione della loro sfera intima.
Ho già scritto in precedenza che gli adolescenti si trovano in una fase di transizione che, inevitabilmente, li conduce ad un forte bisogno di sperimentare e di conoscere, anche correndo dei rischi, tra i quali quello di scorretti comportamenti sessuali. E’ evidente come oggi gli adolescenti corrano rischi sempre maggiori relativamente alla loro salute sessuale, tra gravidanze indesiderate e malattie trasmissibili delle quali, erroneamente, anche i media parlano poco, rispetto al passato.
Alcuni studi di settore svolti da Università riportano dei dati allarmanti sul fatto che gli adolescenti utilizzino facilmente la pillola del giorno dopo, che non utilizzino il profilattico con regolarità e che il 50% delle gravidanze tra adolescenti avvenga entro i primi sei mesi di frequentazione a livello sessuale.
Il primo problema è che nella nostra società digitale, in cui siamo tutti bombardati di informazioni da vari canali, il primo rischio è quello che le informazioni realmente importanti si perdano nella massa e che agli adolescenti arrivino messaggi eccessivamente contraddittori per cui, da una parte viene loro ricordato, mai abbastanza a mio avviso, l’importanza dell’uso del profilattico e quello dei vari metodi contraccettivi presenti sul mercato e, dall’altra, viene mostrato come “figo” ed attraente un adolescente sessualmente attivo, così come, molte ragazze, sono convinte che per dimostrare al proprio ragazzo che lo amano debbano assolutamente fare sesso con lui.
Capita, quasi sempre, che, inizialmente, gli adolescenti rivolgano queste sensazioni a qualcuno di irraggiungibile, tipo cantanti, persone famose, andando incontro alla loro prima, cosiddetta, cotta adolescenziale. Solo più avanti inizieranno a dirigere le proprie sensazioni sessuali verso i coetanei e, proprio in questa fase, è importante che conoscano bene l’importanza di come convogliare queste energie.
In questo panorama è d’obbligo prevenire e la prevenzione non può che passare attraverso una corretta ed approfondita educazione sessuale, che rimane lo strumento migliore, privilegiando non solo la parte fisiologica ma, principalmente, quella emotiva.
Come è possibile, per un genitore, far fronte a questi messaggi tanto contrastanti?
- La sfida principale di un genitore è creare, in famiglia, un ambiente in cui l’adolescente si senta libero di parlare del sesso e della sessualità, delle nuove sensazioni che prova, invitandolo a non vergognarsene né a spaventarsene.
- Mantenere la loro necessità di riservatezza nell’esplorare queste nuove sensazioni e sentimenti ma ricordare sempre il loro bisogno di comprensione ed appoggio da parte dei genitori per poter eludere eventuali dubbi, per avere chiarezza su nuove situazioni, per condividere gli stati d’animo legati all’innamoramento e all’amore.
- Non trascurare anche la parte “didattica” della conoscenza del mondo degli adolescenti in questo ambito, leggendo eventuali notizie sulla salute sessuale, su varie nuove “etimologie” di parole legate al sesso, approfondendo, insieme, questi discorsi per far capire che non si vuole rimanere distanti ma capire e condividere.
- Non dimenticare che gli adolescenti credono, in realtà, di sapere tanto sul sesso ma, di fatto, non è così e, quindi, non pensare di non avere “perle di saggezza” da condividere con loro sui rapporti.
- Scoprire con quali adulti si sentano liberi di parlare di argomenti legati alla sessualità oltre ai genitori con cui si potrebbe creare disagio o imbarazzo, senza offendersi per questo.
- Creare empatia riportando a galla le passate giovanili esperienze, aneddoti anche divertenti o episodi difficili da cui si è riusciti ad uscire e in che modo.
- Accertarsi, comunque, che ci sia un dottore/dottoressa di fiducia, alla quale rivolgere domande sulla sicurezza sessuale.
Il consiglio, comunque, più importante che mi sento di dare è quello di parlare di questo argomento in quanto non è che non affrontarlo, nascondendo la testa sotto la sabbia, eviti che i ragazzi lo sperimentino.