Lo stile educativo di un insegnante influenza la relazione educativa ed è caratterizzato da più fattori: conduzione dell’attività didattica, strategie e metodologie utilizzate, modalità di relazionarsi con la classe e capacità personali.

Alcune ricerche hanno individuato una serie di stili educativi che un insegnante può attuare e la conseguenza di ogni stile verso il gruppo classe:

  • democratico: l’insegnante tende ad assumere un atteggiamento di guida mostrando comprensione ed interesse per i suoi allievi che vengono incoraggiati anche se non manca un intervento autorevole nei confronti di condotte inadeguate. Gli alunni sono liberi di sperimentare senza temere gli errori e, in assenza dell’insegnante, il gruppo è in grado di continuare autonomamente a svolgere le attività assegnate;
  • autoritario: l’insegnante tende ad assumere una gestione autoritaria della classe in cui tutte le decisioni sono dipendenti da lui; tale comportamento lascia poco spazio all’autonomia degli alunni tanto che, in assenza dell’insegnante, il gruppo classe si blocca.
  • permissivo: mancanza di autorevolezza dell’insegnante che non pone regole rinunciando alla sua funzione di guida della classe tanto che ogni alunno è libero di agire per conto proprio; tale comportamento provoca dispersione dei i membri del gruppo in sua assenza;
  • dominante: l’insegnante assumeatteggiamenti direttivi come: dare ordini, consigliare, criticare; tale atteggiamento non favorisce l’autonomia della classe;
  • sociale-integrativo: l’insegnante assumeatteggiamenti cordiali: incoraggiare, ascoltare i desideri degli alunni; tale comportamento riduce il livello di aggressività della classe.

Gordon, nel 1970, sostituisce il termine stile educativo con il termine tipi di integrazione e li elenca nel seguente modo:

  • strumentale-specialistico: tale atteggiamento risulta rigido ed èfinalizzato solo alla riuscita del compito;
  • espressivo: tale atteggiamento risulta empatico e considera i bisogni e gli interessi dell’alunno;
  • strumentale-espressivo: tale atteggiamento coniuga l’atteggiamento autoritario con quello  comprensivo e di ascolto.

Esiste, comunque, una contrapposizione, tornando all’epoca attuale, tra i seguenti due stili educativi:

  • tradizionale: l’insegnante, rispetto al processo educativo, assume un ruolo centrale; l’atteggiamento percepito dagli alunni è di superiorità;
  • non tradizionale: l’insegnante pone l’alunno al centro del processo educativo e ciò favorisce un ruolo attivo da parte degli alunni.

E’ importante, quindi, che ogni insegnante conosca il proprio stile educativo per promuovere un tipo di insegnamento che risulti efficace, basato sulla conoscenza della natura del compito cognitivo, nell’ambito del binomio insegnamento-apprendimento, che possa permettere di sviluppare specifiche abilità pur rivolgendosi all’intero gruppo classe e, soprattutto, di individuare gli alunni che necessitino di una tipologia di insegnamento “personale”.

1 commento

  1. Articolo molto interessante che credo completi quest’altro articolo che ho trovato recentemente. Sto scrivendo la tesi su questo argomento, grazie! 🙂

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