Il nido è un luogo speciale dove si stabiliscono i primi rapporti sociali e si acquisiscono le relative regole del vivere insieme che porteranno, via via, ad abbandonare il naturale egocentrismo del bambino piccolo.

Attraverso il confronto continuo con il gruppo di pari il bambino può esprimere le proprie idee, può iniziare a fare le prime scoperte in autonomia, può imparare a crescere nella collettività oltre che singolarmente.

La prima cosa da curare è il luogo che deve avere un’organizzazione dinamica per adattarsi alle attività che in quel momento si stanno compiendo, togliendo materiali e giochi che non siano finalizzati a tale scopo.

Non è, quindi, difficile comprendere il valore pedagogico dei materiali per il nido attraverso l’osservazione delle risposte dei bambini alle varie proposte di utilizzo di un materiale strutturato ed alla creazione di un nuovo materiale, non strutturato, sviluppando, in loro, nuove idee e nuovi ragionamenti. In tal senso l’insegnante, in qualità di adulto, può riconoscere le potenzialità di un determinato oggetto, tessuto, ecc…e dare vita a materiali che siano attinenti al contesto educativo in cui si opera.

In quest’ottica il nido diventa un luogo di stimolo per il bambino attraverso l’uso di materiali strutturati ma anche materiali non strutturati, che rispecchiano perfettamente il mio metodo pedagogico basato sul “learning by doing”. Tali materiali possano suscitare curiosità già per la loro particolarità ed essendo pensati con vari livelli di difficoltà possono far sviluppare nel bambino, da subito, l’attitudine al problem solving e al gestire l’eventuale insuccesso, comprendendo che si può provare e riprovare invece di arrendersi.

I materiali non strutturati, in sintesi, hanno il vantaggio di sviluppare il gioco creativo in quanto il bambino non trova il giocattolo/materiale già predisposto con una sua specifica funzione ma deve crearlo, assemblandone le parti in modo logico, perché diventi, appunto, funzionale.

In questo modo i bambini possono elaborare apprendimenti di tipo “geometrico” come lunghezza, altezza e profondità attraverso l’uso e la conoscenza di oggetti di forma piana e solida, così come possono apprendere i concetti di equilibrio, peso, senso delle proporzioni.

Questa attività può essere positiva anche fuori dal nido: insieme alla famiglia si possono migliorare le tecniche di riciclo ed imparare a diminuire gli sprechi dando nuova vita agli scarti.