In questo articolo illustrerò le motivazioni per cui un alunno con DSA abbia una forte necessità di una riduzione dei compiti per casa. 

Nel DM 5669 del 12 luglio 2011, ovvero nelle linee guida per DSA a scuola, è indicato che per gli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento venga prevista una riduzione legale del carico di lavoro, sia a casa che a scuola: questo perché lo studente con DSA fatica molto più degli altri alunni nello svolgimento di un compito ed impiega, di conseguenza, il doppio del tempo e, spesso, capita che sia impegnato in sedute di potenziamento delle abilità o esercizi di recupero a casa oppure presso un esperto esterno come il pedagogista per imparare il corretto metodo di studio. 

Per valorizzare l’apprendimento di questi alunni è necessario, innanzitutto, che la scuola metta in pratica quanto previsto dalla normativa anche tramite l’intervento del dirigente scolastico laddove si ravvedano eventuali difficoltà, da parte dei docenti, nel mettere in pratica quanto previsto nelle relazioni diagnostiche e/o di esperti esterni. 

Non dimentichiamoci che il termine DSA sta per disturbo specifico dell’apprendimento, cioè un disturbo che comporta la difficoltà di apprendere i concetti scolastici tramite le vie tradizionali (lettura, ortografia, calcoli): ciò comporta la necessità, da parte della scuola, di differenziare le verifiche, il programma da studiare, secondo le modalità previste dalla normativa. 

A tale proposito mi viene, spesso, chiesto un supporto da parte degli stessi docenti che seguono l’alunno per creare, sulla base del programma della scuola previsto dagli Indicatori Nazionali di una specifica fascia di studi, un materiale ad hoc per l’alunno, sempre condiviso con il docente. 

Per concludere è importante comprendere che le difficoltà di apprendimento richiedono più energie, più tempo e più fatica sia da parte dell’alunno che della scuola ma non devono essere considerate come un aggravio di lavoro ma come un’opportunità di valorizzare l’apprendimento degli alunni con tali difficoltà senza caricarli di compiti su compiti.