In questo articolo vi fornirò alcuni suggerimenti per disinnescare i conflitti, se non addirittura evitarli, con i vostri figli adolescenti.
Nel precedente articolo sul tema avevo concluso con un suggerimento, ovvero quello di fare una lista di cose veramente importanti per le quali discutere, come droga, rapporti sessuali non protetti, orario di rientro a casa, cellulare acceso per essere rintracciabili, soprassedendo su quelle meno importanti. Il segreto di un buon rapporto con i propri figli adolescenti è, in sintesi, quello di risparmiare il fiato per le questioni davvero importanti.
Se dovete affrontare argomenti particolarmente importanti meglio farlo a mente fredda e non sull’onda dell’emotività (rabbia, pianto). Cercate di prepararvi una bozza di discorso a mente che, magari, non rispetterete ma che vi darà sicurezza qualora il sentimento prendesse il sopravvento annebbiandovi la ragione. Concentratevi su ciò che va fatto e, se sentite che non siete pronti ad affrontare questa sfida, rimandate, se potete, a quando lo sarete. Questo discorso vale in particolar modo quando un adolescente assume un atteggiamento violento, non perché sia la sua indole, anzi, ma perché non ha ancora gli strumenti, a livello di vocabolario, per comunicare correttamente i propri sentimenti e le proprie emozioni. Piuttosto che punirlo, appunto, è bene, innanzitutto, rimandare la conversazione e poi cercare di capire cosa ci sia alla base di tale comportamento e quali bisogni abbia che noi non riusciamo a comprendere.
Evitate richiami alla vostra adolescenza, tanto i vostri figli smetteranno di ascoltare essendo convinti che voi non siete loro, che poi è così.
Le parti del cervello che si formano per ultime sono quelle responsabili di pianificare, organizzare, valutare i rischi e placare le emozioni. Tenetelo ben presente quando siete in piena discussione con i vostri figli, siete voi gli adulti, non dimenticatelo, quindi siete quelli più in grado, nonostante le provocazioni, di mantenere il punto in tono fermo senza isterismi. Mettete mano ai vostri ricordi e provate a chiedervi come vi comportavate voi nei momenti di rabbia e come reagivano i vostri genitori. Ciò che non funzionava per voi non funzionerà per i vostri figli, ne potete essere certi.
Di seguito un breve elenco di frasi efficaci per disinnescare i conflitti:
“Non dimenticare che sono dalla tua parte anche se ti sto dicendo queste cose”
“Va bene, vedo che ci stiamo agitando troppo e non verremo mai a capo di niente. Lasciamo perdere per adesso, ne riparleremo più tardi”
“Aspetta, fammi capire se sto interpretando bene come ti senti per ascoltarti meglio”
Nonostante tutto può capitare che la situazione possa sfuggire di mano ed in quel momento è importante:
- cercare di mantenere la calma senza urlare, tanto non sarete ascoltati, anzi, instaurerete una dinamica comunicativa basata sull’urlarsi a vicenda;
- non parlare attaccati all’adolescente perché nel momento di rabbia ha bisogno di spazio e la troppa vicinanza potrebbe portare ad una sorta di esplosione emotiva anche fisica;
- dare speranza all’adolescente ricordandogli che andrà tutto bene e che tutto si può risolvere, purchè se ne parli insieme.
Ricordate, comunque, che l’adolescente ha più che mai bisogno di regole e di limiti, quindi se ritenete che sia necessario, per il loro bene, affrontare argomenti anche scomodi ma che riguardino la sua sicurezza, armatevi di santa pazienza, indossate metaforicamente un bel casco protettivo e preparatevi a salire sul ring per una bella sfida generazionale.