Ebbene si, oggi scrivo di me.

Molte persone mi chiedono perché abbia scelto come logo l’albero della vita e ho deciso di spiegarlo pubblicamente.

Quando decisi di aprire il mio blog avevo tanta voglia di parlare, scrivere, argomentare, dibattere di pedagogia, di creare uno spazio virtuale in cui accogliere e raccogliere tanti contributi, consigli, scambi, appunto, pedagogici. Un luogo, seppur non reale, in cui dar voce a colleghi, insegnanti, genitori ed anche ragazzi e, devo dire, ci sto riuscendo molto bene.

La pedagogia è la disciplina delle scienze umane che, per sua natura, accompagna l’essere umano in tutto il suo percorso di vita, quindi non solo nell’infanzia.

Se volessimo associare due parole chiave alla pedagogia sarebbero Educazione e Formazione.

La prima, educazione, che prende spunto dall’etimologia latina del termine ex-ducere, ovvero “portare fuori”, si traduce in ciò che si definisce relazione educativa, ovvero il guidare l’individuo nel corso della sua vita, ad instaurare dei rapporti armoniosi nel contesto che lo circonda, attraverso consulenze pedagogiche mirate che coprano più ambiti (docente-alunni, genitori-figli), sempre da un punto di vista pedagogico ed educativo.

La seconda, formazione, che prende spunto dal greco παιδεία (paideia), è quella che più rappresenta il lavoro del pedagogista. Già nell’antica Grecia il termine paideia denotava il modello pedagogico in vigore ad Atene nel V secolo a.C., riferendosi non solo all’istruzione scolastica dei fanciulli, ma anche al loro sviluppo etico e spirituale al fine di renderli cittadini perfetti e completi (cfr. Wikipedia). Successivamente, e, aggiungerei, fortunatamente, nel corso del tempo il termine ha acquisito una diversa accezione, allargandosi a tutto il corso della vita di un individuo, cioè dalla nascita fino alla fine della vita. Di conseguenza quando si parla di pedagogia, in automatico, si parla di formazione.

Se ci pensiamo bene noi non smettiamo mai, nel corso della nostra vita, di formarci e non solo da un punto di vista didattico, accademico, ma attraverso le nostre relazioni umane, attraverso l’ambiente che ci circonda. Tutto è apprendimento! Quando è che si apprende? Sempre! Tutte le volte che acquisiamo informazioni, nozioni, conoscenze, che influenzano il nostro comportamento, dalla nascita alla fine dei nostri giorni.

Ecco perché ho scelto l’albero della vita, perché la pedagogia, come un grande albero dalle forti radici e dai folti rami, rappresenta la vita stessa, che si dispiega verso il cielo, evocando il simbolismo della verticalità. Allo stesso tempo rappresenta il carattere ciclico dell’evoluzione.

“Noi esseri umani siamo come gli alberi: radicati al suolo con una estremità, protesi verso il cielo con l’altra, e tanto più possiamo protenderci quanto più forti sono le nostre radici terrene. Se sradichiamo un albero le foglie muoiono; se sradichiamo una persona, la sua spiritualità diventa un’ astrazione senza vita.” (Alexander Lowen).