La considerazione dell’intelligenza rimanda alla creatività.

In effetti nel momento in cui si riconosce che l’intelligenza riguarda l’adattamento all’ambiente, la creatività, intesa come la capacità di affrontare in modo originale la realtà, acquista un significato fondamentale. L’intelligenza si esprime nella forma del riordino delle conoscenze che vengono messe in relazione dal pensiero convergente, ovvero il pensiero usato comunemente per affrontare le situazioni più consuete.

Accade, però, che talvolta, anche senza aver tematizzato la cosa, prenda forma il pensiero divergente, che mostra obiettive novità rispetto al modo consueto di affrontare le situazioni. A questo pensiero appartiene la creatività.

Gli artisti esprimono con grande intensità questo tipo di pensiero, ma, in realtà, si tratta di un’espressione dell’intelligenza che prende forma anche in situazioni comuni, ogni volta che si coglie una modalità non banale di affrontare la conoscenza.

Gli studiosi della creatività esprimono con grande intensità questo tipo di pensiero l’hanno associata ad alcune caratteristiche importanti:

  • elaborazione: la creatività può prender forma in modo intuitivo e imprevisto, ma, in realtà, è sempre possibile riconoscere una rielaborazione di dati e spunti, anche se, talvolta, non è pienamente consapevole;
  • flessibilità: chi è creativo non si fissa su coordinate di pensiero rigide e preordinate, è capace di adattarsi alle situazioni oppure di adattare le situazioni alle prospettive che sta esplorando;
  • fluidità: chi è creativo sa prendere in considerazione diverse soluzioni e prospettive, quindi non si irrigidisce sulle sue posizioni.
  • originalità: la creatività implica un modo di guardare alle cose e alle situazioni che non è quello della replica, ma, al contrario, esprime la capacità di far emergere tratti inediti;
  • pertinenza: essere creativi non significa essere eccentrici, è sempre richiesta una coerenza di fondo, anche perché la creatività, pensiamo, ad esempio, all’arte, comporta la comunicazione.

E’ sbagliato ricondurre la creatività a una capacità che sorge in un individuo “ a prescindere”, cioè senza calarsi un preciso contesto.

Gardner riconduce la creatività a tre componenti:

  • le potenzialità individuali prese nel loro complesso
  • il patrimonio di conoscenze e cultura di cui una persona è dotata (più è ampio, più facilmente prenderanno forma prospettive creative)
  • l’ambiente nel quale si cresce, che può spingere, in misura maggiore o minore, ad esplorare prospettive nuove: la creatività, quindi, comporta una sfida anche di tipo educativo.

2 Commenti

  1. Articolo approfondito, puntuale ma soprattutto importante e prezioso, in questo periodo il pensiero divergente è più che mai utile se non necessario! Come sempre grazie d.ssa Santilli

    • I bei commenti da parte dei colleghi mi fanno sempre molto piacere. Grazie Dr.Francesco!

Comments are closed.