Era una bella giornata d’estate quando Mauriglio, un simpatico coniglio, ed i suoi amici Molly, l’orsa, Lolo, lo scoiattolo e Furby, la volpe, scorrazzando per il bosco, videro un piccolo albero che, rotolando dalla collina, si fermò proprio davanti ai loro occhi.

Dopo averlo guardato bene ed essersi consultati sul da farsi pensarono di lasciarlo là visto che non aveva foglie ed era sicuramente morto.

Mauriglio, però, non riusciva a dimenticarsi di quell’albero perché nella sua mente si faceva sempre più strada l’idea che potesse essere ancora vivo.

La mattina presto andò, armato di una grossa corda, sul luogo dove avevano lasciato l’albero. Lo legò e lo trascinò accanto alla sua tana e lo piantò.

Arrivò l’inverno portando con sé tanto freddo. Mauriglio coprì l’albero con una grossa coperta, che gli aveva confezionato sua nonna, per proteggerlo dalla neve e, ogni sera, si addormentava accanto all’albero sotto la stessa coperta.

I suoi amici lo prendevano in giro ma lui non voleva abbandonare il suo albero, sempre più convinto che non fosse morto.

Finalmente l’inverno finì e, una mattina, Mauriglio vide l’albero pieno di bellissime foglie verdi e di frutti rossi, come delle palline. Li assaggiò e scoprì che erano dolci e succulenti.

Andò di corsa a chiamare i suoi amici che, appena videro l’albero, esclamarono: “Bravo Mauriglio! Hai fatto bene a non ascoltarci. Sei stato paziente e la tua pazienza ti ha premiato. Ora potrai mangiare tutti i frutti del tuo albero”. Mauriglio, che era un coniglietto molto generoso, rispose: “Gli amici dividono tutto perciò i frutti li mangeremo insieme!”.

Si abbracciarono e corsero a giocare nel bosco, pronti per chissà quali altre avventure.