Gran parte del mio bagaglio professionale comprende l’osservazione in classe degli alunni con problematiche di apprendimento, non solo DSA ovviamente, anche se il focus di questo articolo è sulla discalculia evolutiva.

Avendo la possibilità di poter dedicare la mia attenzione unicamente ad alunni con tali difficoltà, rispetto alle insegnanti che devono dedicare la loro attenzione a tutta la classe, ho potuto appurare che, nonostante questa difficoltà comprometta le abilità dei compiti aritmetici e numerici di base (leggere e scrivere correttamente i numeri, imparare le tabelline, eseguire calcoli scritti), le prime difficoltà in cui si imbattono sono di leggibilità dei testi, come, ad esempio, la lettura delle consegne e la copiatura dalla lavagna; presenza di troppe immagini, forme e colori che riempiono lo sguardo del bambino distraendolo da ciò che è realmente il compito da affrontare.

Gli esempi che seguono, i più significativi rispetto alle molteplici attività che la materia prevede, sono frutto della mia osservazione in classe nel corso degli anni e raccolgono alcune mie riflessioni di natura didattica che voglio condividere con gli insegnanti.

Esempio 1 – Addizione

“RICORDA”

  • Usa il colore verde per le unità ed il colore grigio per le decine
  • Incolonna unità sotto unità e decine sotto decine
  • Somma le unità con le unità: se ottieni dieci o più di dieci scrivi la cifra delle unità nella colonna delle unità e riporta la cifra delle decine nella colonna delle decine.
  • Somma le decine con le decine

La principale difficoltà dell’alunno è testuale in quanto il “Ricorda”, che dovrebbe servire come aiuto in realtà sortisce l’effetto contrario: lo stile espositivo non è facilmente comprensibile se non a chi conosce già il meccanismo delle addizioni. L’alunno, inoltre, ha impiegato molto tempo a copiare la consegna dalla lavagna e, soprattutto, a cambiare colore nel passaggio dalla colonna delle unità a quella delle decine, il che ha rallentato il lavoro e distolto l’alunno dal calcolo.

Il mio consiglio è di modificare la consegna nel seguente modo:

“ALLENATI A METTERE IN COLONNA. I COLORI TI AIUTERANNO”.

La pagina del quaderno dovrà essere parzialmente impostata con la coloritura dei quadretti in cui lui dovrà scrivere i numeri in modo che il colore funga da indicatore spaziale facilitandone l’incolonnamento.

Esempio 2 – Collega le frecce

“COLLEGA CON LA FRECCIA, USANDO COLORI DIVERSI, IL RISULTATO ALL’OPERAZIONE”.

L’alunna che ha svolto questo compito, trovandosi di fronte ad un intrico di colori e linee, è andata quasi subito in confusione ed ha finito con il procedere a caso.

Il mio consiglio è di modificare la consegna nel seguente modo:

“COLLEGA CON LA FRECCIA IL NUMERO ALL’OPERAZIONE”

In questo modo la sua attenzione non sarà distolta dal superfluo ma potrà concentrarsi solo sul calcolo.

Esempio 3 – Associa gli item con le frecce

Quando un compito richiede di associare degli item, ad esempio il numero scritto in lettere con il numero scritto con le cifre, l’uso delle frecce può sortire una specie di inquinamento visivo e mandare l’alunno in confusione.

Il mio consiglio è di sostituire l’uso delle frecce con l’abbinamento dello stesso colore per gli item che devono essere associati, in modo che la pagina risulti maggiormente leggibile e sia più facile, per l’alunno, procedere alla revisione del compito.

Esempio 4 – Copiare i problemi dalla lavagna

“LEGGI ATTENTAMENTE IL TESTO PER INDIVIDUARE DATI E DOMANDA”

Questo è ciò ha scritto l’alunna (lascio gli errori di ortografia) da cui si evince il testo del problema scritto dalla maestra, che non riporterò:

“Leggo attentamente il testo per individuare

i dati e la domanda

In un auto salone ci sono

38 automobili parchegiate nel cortile.

I posti vuoti sono 20.

Quante automobili possono essere parchegiate

nel cortile

dell’auto salone?

Dati

numero auto nel parcheggio del cortile posti occupati numero posti vuoti

quante automobili può ospitare

il parchegio dell’auto salone in tutto

La difficoltà di copiare un testo dalla lavagna può creare problemi nella risoluzione di un problema. L’alunna, dopo le prime due righe, non è riuscita poi a controllare il margine del foglio, che si è spostato sempre di più verso destra. Ciò ha provocato degli “andare a capo” casuali che, a loro volta, non corrispondevano più all’organizzazione testuale prevista dal testo regolativo. L’alunna, praticamente, nei dati, ha copiato metà problema con il conseguente appesantimento del compito: troppe parole da leggere, troppi errori ortografici, poco chiara la separazione fra testo del problema e testo regolativo.

Il mio consiglio è, innanzitutto, quello di semplificarle[1] il testo ottenendo quanto segue:

“Nel parcheggio di un autosalone ci sono 38 macchine parcheggiate. Restano 20 posti vuoti. Quante macchine entrano nel parcheggio dell’autosalone?

38+

20=

__

58

Nel parcheggio entrano 58 macchine

Successivamente chiedere all’alunna semplicemente di evidenziare, nel testo, facoltativamente con un colore o con un cerchio colorato, i dati necessari alla risoluzione del problema. In tal modo l’esecuzione del compito ha una maggiore probabilità di riuscita in quanto l’alunna può facilmente individuare i dati pertinenti, anche senza evidenziarli, e tenerli in memoria procedendo subito alla scrittura in colonna dell’operazione necessaria alla risoluzione del problema.

Questi, appunto, alcuni consigli perché il lavoro di alunni con discalculia sia più gratificante non solo per loro ma anche per gli insegnanti.

Sto predisponendo, comunque, un piccolo compendio con delle unità operative relative alla mia esperienza diretta con alunni con discalculia evolutiva, che sarà disponibile tra non molto.


[1] Le regole di semplificazione di un testo prevedono: poche informazioni per riga, nessuna parola spezzata da un “a capo”, maggiore spazio tra le righe, frasi brevi e con una sintassi adeguata alla capacità di lettura dell’alunno (Tiraboschi, 1994)