La relazione educativa svolge un ruolo fondamentale perché l’efficace gestione della classe tende a promuovere un clima scolastico positivo che induce negli studenti a sviluppare un atteggiamento propositivo verso la scuola, manifestando, inoltre, meno problemi comportamentali.

Una relazione educativa efficace parte dall’assunto che “le persone a cui riconosciamo un certo grado di autorità possono influenzare la nostra propensione al fallimento o al successo tramite le aspettative che ripongono su di noi”. Nell’ambito scolastico tale concetto si traduce nel seguente modo: se un insegnante ritiene capace un suo studente ne influenzerà, effettivamente, il suo comportamento portandolo verso un rendimento migliore.

Rosenthal, a tale proposito, introduce il concetto di effetto Pigmalione: l’insegnante può mostrarsi più incoraggiante verso studenti che ritiene migliori dedicando loro più attenzione, rivolgendosi loro più spesso, commentando positivamente le loro risposte corrette. Gli alunni in tal modo rendono di più.

Ogni situazione educativa ha delle norme, esplicite e non, a cui tutti gli attori coinvolti nel processo dovrebbero attenersi. Una di queste è il contratto didattico, ovvero un insieme di regole, implicite o esplicite, che dominano la relazione insegnante/alunno definendone le coordinate entro cui entrambi possono interagire per organizzare ed orientare le loro azioni.

Gordon, nel 1978, evidenzia 5 caratteristiche di relazione positiva: apertura e considerazione, interdipendenza, distinzione, rispetto delle reciproche esigenze.

Secondo Gordon i conflitti che insorgono, fisiologicamente, nella relazione insegnante/alunno “devono essere rielaborati tramite discussioni collettive fino ad arrivare ad una soluzione concordata il cui obiettivo è sempre quello di facilitare l’apprendimento di competenze che rendono gli alunni in grado di risolvere le situazioni di conflitto positivamente ed in modo indipendente.”

Molto importante è la competenza sociale dell’insegnante nell’essere proattivo, nel trasmettere entusiasmo verso l’apprendimento. Ciò implica che egli sia rilassato per riuscire a gestire con calma ogni problema comportamentale dei suoi alunni, consapevole dell’influenza che il suo comportamento può avere su di essi.

Fonti: “Pigmalione in Classe” di L.Jacobson e R.Rosenthal, Franco Angeli Editore; “Insegnanti efficaci” di T.Gordon, Giunti Editore