Lello era un simpatico pipistrello che viveva con la sua famiglia in una grotta buia. 

Di giorno dormiva profondamente ma appena arrivava la notte si precipitava fuori per divertirsi con i suoi amici tuffandosi nelle pozze d’acqua e gareggiando per arrivare prima al ramo più spoglio dalle foglie per accaparrarsi il posto migliore su cui appendersi. 

Tutto questo giocare e muoversi gli procurava una grande fame e, quindi, era impossibile farsi mancare un salutare spuntino a base di insetti, perlopiù di zanzare di cui era ghiottissimo. 

Una notte d’estate ne aveva mangiate talmente tante che non riuscì proprio ad addormentarsi. Si girò e si rigirò fino ai primi raggi di sole e, alla fine, decise di uscire visto che tutti dormivano profondamente e non voleva disturbarli.

Non era mai uscito di giorno e gli ci volle un po’ per abituarsi a tutta quella luce ma quando riuscì ad aprire gli occhi vide qualcosa che non si aspettava proprio: degli uccelli con tante piume colorate e tutti diversi tra loro. 

Era frastornato ma nello stesso tempo estasiato nel vedere tutta questa esplosione di piume colorate e di come i raggi del sole, colpendole, li rendessero così brillanti. 

Tornato nella sua grotta si addormentò e sognò di essere colorato come gli uccelli che aveva incontrato e di aver fatto un figurone con i suoi amici della notte, scuri come era lui. Era felice! Al risveglio, però, si rese conto che era stato solo un sogno e decise, suo malgrado, di riprendere la vita di sempre. 

Quella notte, però, non si sentiva il Lello di sempre e, quindi, decise di stare in disparte appendendosi svogliatamente ad un ramo qualsiasi. 

Il ramo che gli capitò era pieno di foglie e, per la prima volta, dovendo faticare per trovare uno spazio per le zampe, le guardò da vicino. Notò che ognuna aveva una sfumatura di verde diversa ed alcune, addirittura, avevano delle venature gialle ed altre bianche. 

Abbassò gli occhi e vide che sotto l’albero si era formata una pozza d’acqua: che meravigliosa idea gli era venuta in mente! 

Staccò delle foglie dall’albero, le mise nell’acqua fino a ridurle in una specie di pappetta colorata di verde, giallo e bianco e la passò con forza su tutto il suo corpicino. Si specchiò, a quel punto, nella pozza d’acqua e vide il suo mantello che da nero era diventato grigiastro ma con tante macchie di diverso colore e si trovò bellissimo! 

Vi lascio immaginare come, in realtà, fosse buffo ma, in fondo, l’importante è capire che, spesso, per soddisfare i propri desideri bastano fantasia e creatività.